CAMMINI

“Narrazioni Camminanti” è il nome della passeggiata di Foglia Tonda, liberamente ispirata alle escursioni “a passo oratorio” di Alpinismo Molotov e alla passeggiata nei calanchi del festival la Luna e Calanchi. Un percorso adatto a tutti e a tutte, un’escursione scandita dalle incursioni artistiche degli ospiti che, sfruttando ogni radura o crocicchio, rallentano il passo della brigata per dare voce a vecchie e nuove storie della montagna.

DOCUMENTARI

Un cinema all’aperto incluso nella scenografia del paese, per vivere l’architettura in maniera diversa dal quotidiano e scoprire nuovi orizzonti. I documentari proposti raccontano storie di abitanti, permanenti e provvisori, delle montagne minori e il legame tra la vita delle comunità e i territori in cui vivono.

LETTERATURA

Attraverso questi incontri con gli scrittori, vogliamo interrogarci su cosa sta accadendo intorno a noi e quale pista seguire per trovare una via d’uscita attraverso la letteratura. La resistenza creativa messa in atto da molti scrittori contemporanei si muove verso temi come l’ecologica, il territorio e il paesaggio, che si legano inestricabilmente alla collettività. Riattivare lo sguardo sul quotidiano è il nostro intento.

FOTOGRAFIA

Dialoghi tra fotografie e racconti di comunità e di montagne, di Appennini (e non solo) e di cammini. Attraverso le immagini di artiste e artisti che adoperano la fotografia per esplorare il senso dei territori montani e interrogarsi su cosa significhi essere montagna, alla ricerca dell'identità dei luoghi remoti.

FILOSOFIA

L'arte e la natura sono entrambe costitutive dell’essere umano e solo se integrate portano alla realizzazione autentica e al benessere. Vogliamo ricongiungere le arti millenarie, la filosofia e la spiritualità, ai contesti naturali in cui sono nate tramite la formula partecipata del laboratorio, in cui tutti possono esprimere sé stessi e al contempo collaborare, come in una comunità. Radicare i 'massimi sistemi' nella semplicità del quotidiano, affinché il sapere diventi sapienza, linfa di vita e atto d'amore.

ARTE

Un'ibridazione di performance e installazioni, pratiche editoriali e giochi, con una particolare cura verso il processo e la memoria dei luoghi. A contatto con la comunità e i luoghi del Festival, si l'arte fruisce di un tempo stratificato che intrecci il privato e il collettivo, momenti di ricerca e di condivisione di pratiche attraverso workshop, concedendosi di stare in quello spazio-tempo interstiziale, nomade e dei possibili di cui parla Didi-Huberman.